giovedì 21 febbraio 2008

Verso un pareggio al senato?

La grande corsa di Veltroni e la difficile fuga di Berlusconi

Intanto Veltroni ha terminato la partita delle candidature. Quindi da oggi può occuparsi solo della campagna elettorale.
Berlusconi deve anche chiudere la questione siciliana e il nodo del Movimento per le Autonomie.
Chiusura che comunque vada comporta il rischio di sofferenze sul piano elettorale.

Allora proviamo ad aggiornare le nostre simulazionni su uno scenario positivo per il centrosinistra.
La premessa metodlogica è semplice.
Simuliamo una coalizione Pd+IdV al 35,5%. Ipotesi plausibile secondo i sondaggi.
Ipotizziamo invece un risultato di PDL+Lega al 41,6% dei voti (l'1% in più che nel 2006).
A corollario ci sarebbero una sostanziale tenuta dei centristi e un risultato di Storace vicino al 3%.
Sinistra Arcobaleno all'8,5%.
Tutto sommato uno scenari credibile che ipotizza una buona tenuta di Berlusconi ma senza capacità di appeal a destra e al centro.
Il risultato del PD sarebbe buono, ma ancora facilmente plausibile se Veltroni riesce ad attirare gli indecisi.

Ebbene il PD potrebbe recuperare Abruzzo e Sardegna, sarebbe invece su soglie minime di svantaggio in Liguria (-0,9%) e Calabria (-2%).

Il risultato come assegnazione dei seggi sarebbe interessante, perchè in quest'ipotesi il PD+IdV arriverebbe a 133 senatori, a discapito del PDL che scenderebbe a 157, uno in meno della maggioranza assoluta.

A questo punto i margini di rischio diventano molto elevati.
Basterebbero variazioni dell'1% per cambiare i risultati.
In uno scenario del genere oltretutto va detto che un eventuale risultato positivo in Sicilia a spese dell'UDC favorirebbe la coalizione di Veltroni e non quella di Berlusconi.
Se non cambiano le regioni assegnate gli unici margini di recupero per il PDL sarebbero in Abruzzo (con la Sinistra Arcobaleno che rischia di perdere un senatore a favore del PDL), oppure nelle circoscrizioni estere (dove a fronte degll'ipotizzatr pareggio per 3 a 3 potrebbe anche prenderne uno o due in più il PDL).

Nessun commento: