giovedì 13 novembre 2008

Non c'è più religione... o meglio ce n'è meno

Diminuisce la frequenza dell'ora di religione
Il dato si può desumere dal sito della Regione www.scuolaer.it che fornisce un ottimo servizio statistico.

L'ora di religione ha sempre meno appeal tra i nostri studenti.

Alle elementari i non avvalentisi nell'anno scolastico 2007/2008 sono poco più del 16% contro l'8,5% di 4 anni prima.
Nella scuola primaria di primo grado (le medie) la media è leggermente inferiore al 16%, contro l'11% di 4 anni fa.

Rilevante il dato delle scuole di secondo grado, ovvero le superiori.
In questo caso siamo al 29%, +6% rispetto a 4 anni fa.

Occorre dire che la Regione è relativamente disomogenea.
Piacenza, Parma, Forlì e Rimini hanno oltre l'80% degli studenti che frequenta l'ora di religione.

Valore che scende sotto al 70% a Modena, Reggio e Ravenna.
Bologna
addirittura ha poco più del 50% degli studenti (53,4%) che frequenta
l'ora di religione, il 6,5% in meno rispetto a 4 anni fa.

L'altro dato interessante sulle superiori è legato al fatto che man mano che si sale d'età si frequenta meno l'ora di religione.

Sembrerebbe che che quando i ragazzi acquisiscono autonomia
decisionale tendano a rifiutare maggiormente l'insegnamento dell'ora di
religione.

Se a Bologna frequenta l'ora di religione il 56,5% degli alunni di prima superiore, per i maturandi il valore scende al 51%

Gap molto più evidente a Reggio Emilia dove in prima superiore si
avvale dei prof di religione il 72% dei ragazzi, valore che diminuisce
al 63% in quinta.

Nei prossimi giorni vedremo altri approfondimenti

martedì 28 ottobre 2008

Una Zichicca notevole

La Fede è il più straordinario effetto della Ragione. Dice il buon Zichichi.
Speriamo solo che i suoi risultati nella fisica siano migliori delle sue sciocchezze sul rapporto religione fede.

sabato 25 ottobre 2008

Ingerenze asimmetriche

Dura protesta del vaticano.
L'attacco di Israele verso i vertici vaticani, per la beatificazione di Pio XII è una grave ingerenza.
Quindi se il vaticano dice quali sono le leggi e da indicazioni di voto (vedi referendum sulla Legge 40) è un esercizio di libertà.
Se un governo critica il vaticano è ingerenza.
Ognuno può trarre le conclusioni su chi ha maggiore moralità nei propri comportamenti.

lunedì 20 ottobre 2008

Casalgrande, il Centrodestra ci prova, a farsi del male

Che rischio per la destra
 le ultime evoluzioni politiche di Casalgrande.

Su tutti i giornali appare la notizia del dialogo tra Lega Nord e lista
Città dell'Uomo di Macchioni.

Questa era
già visibile a consiglio del'Unione dei Comuni, in cui avendo avuto occasione di
parlare con Macchioni e Filippini non esisteva possibilità di distinguere i
due.

Macchioni probabilmente punta ad un
ruolo leader nella potenziale lista Civica+Lega Nord+PDL e a fare il pieni di
consiglieri comunali.

Una lista da cui
ha da guadagnare Macchioni, che probabilmente non sarebbe più in grado di
prendere il 15% di del 2004, sia perché molti elettori margheritini che allora
votarono per lui oggi sceglierebbero il PD, sia perché la sua proposta civica ha
poca presa sulle migliaia di nuovi elettori di Casalgrande che non conoscono
neanche la storia della sua lista.

A
rischio invece può essere il PDL, sostanzialmente inesistente in quel comune,
che quindi dovrà lavorare sulle preferenze per eleggere propri rappresentanti,
cosa impegnativa vista la debolezza della propria presenza.

Problema simile per la Lega Nord, che rischia di portare
a casa un solo consigliere contro i due che potrebbe ottenere replicando i dati
delle politiche.

Basta vedere i
risultati del 2004 per vedere cosa può succedere. Mentre la Lega Nord e il Polo
facevano prendere al primo dei propri candidati 12 voti di preferenza la lista
Città dell'uomo piazzava 4 candidati oltre le 50 preferenze.

Ipotizzando quindi che l'opposizione continui a prendere
7 consiglieri, tutto fa pensare che almeno 4 possano essere della Città per
l'uomo, che può contare su un appoggio forte in alcuni ambienti parrocchiali,
anche per gli interessi economici della Mattioli Garavini che difende
attentamente.

3, massimo 4 consiglieri,
spetterebbero a PDL+Lega.

Non un grande
affare, se si tiene conto di quanto valevano queste liste alle politiche.


venerdì 17 ottobre 2008

Piazze I Maggio e Duca d'Aosta, il centro si allarga

Tra ambizioni cittadine e falsi storici, dal 2009 il centro storico di Scandiano si allarga.
Verrà infatti ristrutturata Piazza I Maggio con un progetto che per tipologia di intervento (pavimentazioni stradali in pietra) si caratterizza come un ampliamento del centro storico di Scandiano.
Dopo aver rinunciato a far i parcheggi interrati sotto alla piazza, l'intervento è in fase d'appalto, realizzando il primo stralcio di un intervento complessivo molto interessante.
Il progetto completo infatti prevede una progettazione comune di Piazza Primo Maggio, Piazza Duca d'Aosta (quella dell'obelisco) e Corso Vallisneri fino all'antica Porta Modena.
Il progetto punta a far diminuire il traffico in centro pedonalizzando Piazza Duca d'Aosta.
Piazza Duca d'Aosta viene inoltre unita a Piazza Primo Maggio, eliminando quindi una strada e relativi parcheggi.
Vengono inoltre ampliati i marciapiedi di Via Vallisneri davanti al bar, permettendo anche di mettere in sicurezza la sosta lungo la strada e soprattutto viene eliminata la sosta di fronte alla Chiesa di San Giuseppe.
Quest'ultimo intervento è particolarmente interessante perché permetterà una migliore fruibilità della chiesa più bella del centro, peraltro sono appena iniziati i lavori per riportare all'antico splendore la faccia della chiesa.
Punti deboli?
1) L'obiettivo giusto di recuperare in buona parte i parcheggi persi in Piazza Duca d'Aosta porta a diminuire le dimensioni di Piazza I Maggio.
2) Non facendo i parcheggi sotterranei forse si potrebbe aumentare il verde in Piazza I Maggio, con alberatura di alto fusto, ma anche un po di pratino.
3) Mettere come centro storico Piazza I Maggio è un falso storico, basta vedere gli edifici che vi si affacciano, meglio quindi tenere alberature alte ed abbondanti (ma eliminando le terribili e un po' malandate conifere attuali), in modo da coprirli alla vista del passante.

Nel complesso si tratta comunque di un intervento bello, di cui si sentiva la necessità, un altro buon risultato dell'attuale amministrazione

lunedì 6 ottobre 2008

Rifiuti a Reggio Emilia: Le incertezze politiche pesano più delle tecniche

Guardiamo i dati sui rifiuti primo semestre 2008.
Bene, la raccolta differenziata sfiora il 50% in provincia di Reggio.
Dato molto positivo, però si nota come il capoluogo faccia da freno con il suo 47%.
Dato un po' strano vista l'enfasi dell'assessore Montanari sul tema.
Il più modesto Pedroni a Scandiano supera il 54%.
Cos'è successo? Che mentre Reggio comincia ora a muoversi con l'estensione del Porta a porta, Scandiano è già partito da qualche mese con l'aumento dei cassonetti, che come già detto in un altro post, hanno fornito ottimi risultati.
Probabilmente l'enfasi sul porta a porta, che ha fornito buoni risultati ma non straordinari, ha coperto il miglioramento dell'efficienza del servizio complessivo di Raccolta di differenziata.
Con il risultato che mentre a Scandiano si smaltiscono nel primo semestre 178 kg/persona di rifiuti indifferenziati a Reggio siamo poco sopra i 200.

Probabilmente anche con l'estensione ad altre 2 circoscrizioni del Porta a Porta Reggio recupererà, ma probabilmente Scandiano nel corso dell'anno farà meglio del capoluogo, nonostante per alcuni solo il porta a porta è civiltà.

D'altro canto l'incertezza politica di Reggio che punta sul porta a porta, ma non si attenta a generalizzarlo, almeno prima delle elezioni, un peso ce l'ha.
Se i miei amministratori mi dico che i cassonetti sono superati e chi li difende è contro la civiltà la gran parte dei cittadini, che si trovano i cassonetti sotto casa non hanno una gran spinta a differenziare.
Forse un po' di decisione politica farebbe bene.

Scandiano ha puntato sui cassonetti con risultati buoni soprattutto nel rapporto costo/benefici (aspetto spesso considerato inutile da molti politici).

Reggio decida se punta davvero sul Porta a Porta o no, altrimenti altrimenti rischia di occuparsi solo di ciliegine sulla torta e non di buona amministrazione.




lunedì 22 settembre 2008

Cala l'8 per mille per la Chiesa Cattolica, perché?

La notizia è ormai nota, ed ha avuto una discreta eco sui giornali nazionali, ovviamente non nei TG.

Nel 2009 per la prima volta caleranno gli incassi del'8 per mille per la Chiesa Cattolica.

Purtroppo lr notizie sono solo parziali sull'argomento, infatti sappiamo le percentuali ma non i numeri delle firme dichiarazioni dei redditi, quindi è difficle trarre conclusioni certe sul tema.

Partiamo comunque dai numeri a nostra disposizione.

Nel 2009 la Chiesa incasserà l'86,2% dell'8 per mile, contro l'89,82% del 2008.
L'incasso per lo stato passa dal 7,6 all'11%.

Se la variazione sul fronte cattolico può sembrare minimale non è sul fronte dello stato che aumenta gli incassi del 40%, quindi uno spostamento di firme notevole.

Frutto avvelenato di una vittoria politica?
Guardiamo le date, nel 2005 la Chiesa vince la battaglia astensionista sul referendum sulla procreazine medicalmente assistita.

Salutata da tutti come un trionfo della strategia ruininana di ingresso della chiesa in politica questa vittoria ha però avuto alcune conseguenze.

Tra i laici sconfitti hanno iniziato a girare alcune voci, ad esempio si è cominciato ad informare la gente sul meccanismo dell'8 per mille.

Pochi sanno che che la gran parte del'8 per mille incassato dalla chiesa deriva non da gente che ha firma a favore della chiesa cattolica, ma da gente che non ha firmato, visto che le quasi tutte le chiese incassano i soldi dell'8 per milel inoptato.

Per chiarire. Il 60% circa dei citatdini non firma nulla in dichiarazione dei redditi. Il 40% invece firma un'opzione, visto che il 98% di costoro firma per la chiesa cattlica, allora alla chiesa va il 98% di tutto il malloppo.
Qualcosa di simile ad una truffa, che però è legale.

E' chiaro che dopo la sconfitta del 2005 anche molti laici hanno iniziato ad interrogarsi su dove vanno a finire i loro soldi e molti hanno scoperto che davano, involontariamente, soldi ala Chiesa Cattolica, la stessa chiesa che utilizza le proprie risorse economiche in campagne elettorali contro i laici.

Non ho la pretesa della verità, ma è possibile che il tam tam nei forum internet e la crescita di organizzazione come l'UAAR, facendo aumentare la conoscenza del funzionamento dell'8 per mille abbiano causare il forte aumento delle opzioni a favore dello stato, causando di sonseguenza il calo le erogazioni per la Chiesa Cattolica.

Infatti l'erogato del 2009 dipende dalle risultanti delle dichiarazioni raccolte nel 2006, anno successivo al referendum.


Conferme alla teoria

La Radio Vaticana è intervenuta sull'argomento smentendo il calo delle firme a favore della chiesa.
Sostanzialmente dicono, sono aumentate le firme a favore della chiesa cattolica, ma essendo aumentate molto di più quelle per lo stato la percentuale pro chiesa diminuisce.
In sintesi, molte persone che l'hanno prima non firmavano, hanno firmato per lo stato.

Restano alcuni misteri.
Ma perché nessuno spiega ai cittadini come funziona l'8 per mille?
Perché lo stato non fa nulla per incassare dei soldi ai cittadini, rinunciando a qualche centinaio di milioni di euro?
Perché nessun TG parla di questo argomento?


Le risposte a queste domande le sappiamo tutti bene, o comunque ogni persona che nutra un sano spirito critico può capirle da sola.

mercoledì 17 settembre 2008

Scenari politici 2009 a Scandiano

Cosa succederà a Scandiano l'anno prossimo?
Cambierà il sindaco, e questo è facile da sapere.
Meno semplice è una previsione su candidati ed alleanze.

Il centrosinistra esce da 5 anni di grande concordia amministrativa, un'anomalia in provincia di Reggio e in buona parte d'Italia.

Eppure la conferma dell'alleanza non è così scontata.
Una parte del PD punta all'autosufficienza rispetto alla sinistra radicale.
Il calcolo è presto fatto, alle politiche PD + Di Pietro hanno fatto il 57%, un dato che molti considerano sufficiente per andare in relax al 2009.

D'altro canto Rifondazione Comunista ha mandato chiari segni di disponibilità a continuare l'alleanza, ma sia le ritrosie di parte del PD, sia il fatto che Rifondazione di Scandiano si è schierata in massa con Ferrero non rendono la partita banale.

Per gli altri primati resta un mistero cosa faranno i Verdi ed il PDCI. Entrambi sono scomparsi dopo le precedenti amministrative, nessuno ne sa più nulla da tempo. L'unico segno di vita è stata la dichiarazione del segretario provinciale PDCI Donato Vena riguardo alla volontà di presentare la lista anche a Scandiano.

Francamente una lista del PDCI a Scandiano mi sembra suicida, possibilità nulle di avere i consigliere comunale ed effetto cannibalismo con il PRC, che rischierebbe l'esclusione dal consiglio. Insomma potrebbe essere l'ennesimo suicidio a sinistra per obiettivi identitari di scarsa rilevanza politica.
Dai Verdi si attendono notizie, ma anche la loro sarebbe una lista velleitaria, non avendo più le personalità forti di un tempo nel territorio scandianese.

I socialisti invece esistono come partito, ma non hanno voti, io credo che il PD dovrebbe offrirgli ospitalità nella lista del PD.

Passiamo alla destra.

Tra poco ci sarà il PDL, che può puntare ad un forte incremento locale, e che ambisce ad un'alleanza con la Lega Nord.
Questa scelta potrebbe essere premiante anche per la Lega, che però ha scarso feeling con un PDL monopolizzato da un'AN che trasuda ad ampi pori una cultura neofascista.

Avrà la capacità il PDL di candidare un esponente centrista o della destra liberale? Se lo farà potrebbe legare più facilmente la Lega ed evitare la nascita di una lista di area centrista, ma più destrorsa che centrista, da parte del commercialista Claser.

In assenza dell'UDC (non mi risulta esista) le variabili principali sono le liste civiche.

Detto della lista civica centrista è anche possibile una lista Grillo, ma per adesso sembra più che altro un'ipotesi teorica.

Certo che senza una lista civica forte e un candidato innovativo da parte del centrodestra il PD avrà gioco facile nella conquista del comune, a meno che non si sbagli il candidato a sindaco, ma le ipotesi che vanno per la maggiore garantiscono bene sulla tenuta dell'elettorale del PD.

lunedì 15 settembre 2008

Rubiera, un passo in avanti per la Tangenziale

La presentazione da parte della Provincia del progetto per la tangenziale di Rubiera è un atto importante.
E' vero, mancano ancora gran parte dei soldi, ma già avere un progetto vero e non delle semplici idee è un dato molto importante.
L'opera ha anche un'importanza rilevante per il territorio scandianese, infatti scorre parallela alla provinciale che collega Salvaterra ad Arceto , ad una distanza di poco più di 2 chilometri.

La realizzazione di questa strada permetterà di sgravare la provinciale, eliminando un traffico improprio che oggi attraversa Arceto.

Che dire, speriamo che vengano trovati i soldi e che questa opera fondamentale si realizzi.


sabato 6 settembre 2008

Grazie Angelo

No no, non è una conversione religiosa.
E' il ringraziamento dovuto al Sindaco Angelo Giovannetti per il lavoro svolto in cinque anni.
Un sindaco si giudica correttamente a distanza di anni, però credo che già adesso si possa giudicare il suo mandato come uno dei più produttivi degli ultimi anni.
Rimando al Blog di Ciro Piccinini per leggere la sua lettera ai cittadini e alcune reazioni politiche.
Ammetto che con Angelo non sono mancati i momenti di scontro e la non condivisione di alcune scelte, come d'altro canto è normale quando si svolgono attività così delicate.

Io ritengo che gli amministratori vadano giudicati prima di tutto per i risultati ottenuti e dalla Rocca alla Fiera, alla parte storiografica, ma anche dal fatto che per la prima volta si chiude un mandato amministrativo con una quantità di volumi edificabili reali inferiori a quanti ce n'erano all'insediamento della giunta, il giudizio non possa che esser positivo.

Purtroppo i partiti hanno logiche identitarie e di "corpo" che spesso li portano a mettere in secondo piano questi aspetti.

Per finire una considerazione fuori dal coro.
Un Sindaco come quello di Scandiano guadagna circa 2000 euro al mese.
Uno stipendio tale da spingere chi non ha altra prospettiva che la politica a scannarsi per un posto, ma troppo basso per convincere ad esempio un dirigente o un quadro aziendale a svolgere un'attività che oltretutto è molto impegnativa.
Quindi si rischia di creare una situazione per cui le figure migliori non si candidano ed uno scadimento della classe amministratrice.
Forse varrebbe la pena aumentare la paga ai sindaci e diminuire il numero di assessori, responsabilizzando al contempo i dirigenti.

Aurevoir

giovedì 4 settembre 2008

Un'ondata di progetti approvati

Prima delle ferie estive il comune ha approvato alcuni progetti di grande importanza.

Partiamo da quello più oneroso.
Piazza Primo Maggio e Piazza Duca d'Aosta saranno oggetto di un progetto di rifacimento praticamente completo per un importo di 1,3 milioni di euro.
Il progetto prevede di fatto la fusione tra le due piazze.
Abbandonata per ma mancanza di soggetti interessati l'idea di realizzare un parcheggio interrato si andrà al rifacimento delle piazze, con una modifica consistente alla viabilità

Si tratta dii un intervento imporatnte, per ridare dignità ad una Piazza Primo Maggio oggettivamente un po triste adesso. Inoltre Piazza Duca d'Aosta prospetta su sulle Chiesa di San Giuseppe, che è probabilmente l'edificio religioso più bello di Scandiano. La Chiesa oltretutto dovrebbe essere soggetta, con altro intervento, ad un recupero tra poco tempo.

Il dato forse maggiormente rilevante è che di fatto questo intervento si configura come un allargamento del perimetro del centro storico, inglobando Piazza Primo Maggio in quest'ambito. Speriamo il risultato sia positivo, il progetto che ho visto non è affatto male.

Un progetto più economico (400.000€) è quello di riconversione a Parco dell'Ex campo sportico Torelli.
Un scelta opportuna, dopo aver li collocato la biblioteca.La parte che meno mi piace è la trasformazione di una ampia fetta di campo in parcheggio, però è uno dei sacrifici necessari alla progressiva riduzione dei parcheggi in centro storico , man mano che si sistemano a marciapiedi le banchine occupate dalle auto. Inoltre nella prospettiva del recupero della Rocca, un aprcheggio immediatamente a sud del centro storico era una necessità.

Abbiamo parlato della Rocca? Ecco un altro stralcio del recupero della Sala del Paradiso, al costo di 790.000 Euro.
Un altro pezzo importante nell'operazione di recupero del più importante edificio Scandianese.
Ricordo al proposito che sono già stati appaltati i lavori per la sistemazione dei Giardini della Rocca, che saranno una rivelazione inattesa per molti concittadini, che pensano alla Rocca solo come un edificio, ignorando il fascino di quest'area verde.





venerdì 29 agosto 2008

Raccolta differenziata. Scandiano verso il 60%

Quando è stato scritto l'ultimo programma elettorale il centrosinistra di Scandiano ha scelto di puntare al 60% di raccolta differenziata entro il 2009, anticipando di 3 anni l'obiettivo posto dalla provincia.
L'obiettivo, ambizioso, dovrebbe essere raggiungibile nel 2009. Già il primo semestre 2008 si è chiuso al 54,6%. Enìa prevede quindi di raggiungere il 57% nel secondo semestre.
I risultati sono dovuti alla capillarizzazione del servizio iniziata in aprile 2008; un metodo alternativo al Porta a porta in sperimentazione a Reggio. I risultati sono leggermente peggiori, ma anche i costi sono molto più contenuti.
In ogni caso sembra ormai a portata per il 2009 l'obiettivo che ci eravamo posti.
Altro dato rilevante, diminuisce probabilmente al di sotto dei 350 kg/anno, l'indifferenziato che va in smaltimento.
Enìa si aspettava di raggiungere nel 2008 il 55%, ormai direi che siamo già sopra, un complimento ai cittadini di Scandiano

mercoledì 27 agosto 2008

E l'Italia pian piano si laicizza.

Aumentano i matrimoni civili in Italia.

Niente di clamoroso, però i dati sono sicuramente interessanti.
Secondo l'ultimo aggiornamento Istat i matrimoni civili nel 2006 sono stati il 34% del totale, quindi oltre 1 su 3.
Già nei mesi scorsi era emersa la crescita dei matrimoni civili ma, a causa di un errore dell'Istat rilevato dall'UAAR, il numero di matrimoni civili era sottostimato.
Adesso l'istituto ha corretto le indicazioni precedenti, vediamo quindi i dati.
Esistono due italie, una del centronord, in cui i matrimoni civili superano il 40% e quella del Sud in cui la percentuale è molto bassa.

Un altro dato di rilievo è che anche regioni tradizionalmente cattoliche, come il Veneto, hanno un forte trend di questo tipo.
Dall'analisi regione per regione si nota come ben 3 regioni superano il 50% dei matrimoni civili (Trentino Alto Adige, Friuli, Liguria); sopra al 45% troviamo inoltre Val d'Aosta, Emilia e Toscana.

E' interessante notare inoltre come si sia passati da un 20,7% di matrimoni civili del 1997 al 34% del 2008.
Se pensiamo che ancora del 1975 i matrimoni religiosi rappresentavano oltre il 90% del totale, allora è chiara l'evoluzione notevole che ha avuto questo paese in questi ultimi anni.

Chissà se chi governa il paese se ne accorgerà.

mercoledì 20 agosto 2008

Un Grillo senza testa

Giusto per fare il verso alla canzoncina "Ho un grillo per la testa".
Ma l'avete letto l'articolo di Beppe Grillo sulle "eleicoes limpas"?
Beh, a me è bastato l'incipit. Il Parlamento italiano è diventato nero? No, è solo più sporco. Mussolini si vergognerebbe di essere accostato a condannati per mafia e per corruzione
Beh, a me sembra troppo. Sorvoliamo sulla differenza tra tra condanna in primo grado e condanna definitiva, sofisma che a Grillo non piace.
Ma sarebbe bello chiedere l'opinione sull'argomento Don Minzoni, Matteotti ecc.

Beh, io mi scandalizzo di questi paragoni, tra un dittatore che ha causato la morte di centinaia di migliaia di persone, e dei corrotti o anche dei collusi con la mafia esiste ancora una differenza immensa, che non andrebbe minimizzata neanche per scherzo o satira.
Solo i fascisti e i cretini capiscono questa differenza, mentre i secondi moraleggiano e dicono cazzate i primi festeggiano e governano.

lunedì 18 agosto 2008

Casalgrande: La Lega cambia strategia, cosa può succedere?

La scelta della Lega è chiara, anche a Casalgrande farà un'alleanza organica con il PDL per le amministrative.
Probabile che questa scelta trascini i comuni di Scandiano, Rubiera e Viano.
Si tratta di una scelta lega alla debolezza di Andrea Rossi e quindi all'apertura di possibili scenari di vittoria.
Opinione personale, proprio la Lega può lasciarci le penne, perdendo almeno un consigliere comunale.
Partiamo dalla premessa, per sconfiggere Andrea Rossi la Lega deve imbarcare tutte le opposizioni, compresa la lista civica ex margherita di Macchioni.
Andrea Rossi infatti non è così debole, ha una buona base di partenza, ovvero il 49% di voti per il PD, e il suo consenso non mi sembra affatto così catastrofico come lascia intendere Filippini.
Quindi, dicevamo tutti dentro.
A questo punto il candidato sindaco sarebbe sicuramente non leghista, quindi o PdL o più facilmente Macchioni o la Berselli, sempre che questi siano disponibili ad un'alleanza che gli farebbe perdere molti consensi nell'area ex margherita.
Ma anche così i conti non tornano. Se anche il PD corresse da solo non credo proprio che Italia dei valori e Rifondazione (che sommati un 7-8% minimo li valgono) si alleerebbero con la destra. Personalmente credo che entrambi questi partiti siano probabili alleati di Rossi, soprattutto Rifondazione.
Insomma poche possibilità di vittoria. A questo punto si tratta di condividere i 7 seggi delle minoranze, poca roba per la Lega.
Anche perché il settimo candidato della lisa di Macchioni nel 2004 prese 38 preferenze, il primo della lega 12. Insomma dei leghisti solo Paolo Filippini avrebbe buone possibilità di entrare in consiglio comunale.
Il paradosso sarebbe quindi che una Lega in crescita perderebbe rappresentanza e utilizzerebbe i propri voti per far eleggere consiglieri con una cultura politica di centrosinistra.

Un suicidio politico, in definitiva, che avrebbe per la Lega un solo pregio, potrebbe portare, per gli incroci di alleanze un leghista alla carica di Sindaco di Viano, l'unico comune ralmente contendibile della zona, soprattutto se un bravo sindaco come Lucenti decidesse di non ricandidarsi




lunedì 28 aprile 2008

Qualche effetto collaterale del voto

Tra gli aspetti non analizzati dell'ultimo turno politico ce n'è uno curioso e positivo.
La notevole diminuzione dei gruppi parlamentari porterà ad una crisi probabilmente significativa delle microliste dello zero virgola.
Non sono poi poche.
Elenchiamone alcune:
* Unione Democratica dei Consumatori
* No Euro
* Partito Comunista dei Lavoratori
* Forza Nuova
* Sinistra Critica

Alle ultime elezioni quasi tutte queste liste si sono presentate sfruttando un legge che permesse di saltare la fase di raccolta delle firme.
Ricordiamo che esistono due modalità per presentare una lista al parlamento. La prima prevede che si raccolgano firme circoscrizione per circoscrizione. La seconda, che un paio di parlamentari appoggino tale lista.


E' chiaro che nel primo caso per presentare una lista bisogna che questa abbia un minimo di radicamento nella società e di organizzazione, anche perché le firme vanno raccolte in ogni circoscrizione.

Lo sfruttamento della seconda opzione consente anche a chi non ha il minimo radicamento di presentarsi.

Ebbene, per le prossime elezioni tutte le liste citate dovranno raccogliere le firme, non avendo alcuna rappresentanza parlamentare.
A queste si aggiungono:
- PDCI
- PRC
- Verdi
- Partito Socialista

Queste ultime non credo avranno eccessivi problemi a raccogliere le firme, nel caso decidessero di presentarsi, anche se significa comunque dover chiudere le liste alcuni giorni prima dell'ultima volta, e dedicare parte del tempo ad un'attività onerosa dal punto di vista organizzativo.

Per le liste minori succitate invece in molti casi ci sarà la quasi impossibilità di potersi presentare in garn parte delle circoscrizioni italiane.

Insomma assistiamo ad una semplificazione di lungo temine, ottima notizia

lunedì 25 febbraio 2008

E se al Senato votassimo Sinistra Arcobaleno?

Ovvero: Delle assurdità del Porcellum
Il ragionamento è sul filo del paradosso, ma si basa sui controsensi del sistema elettorale.
Seguitemi.
In Emilia vengono assegnati 21 seggi. 12 alla maggioranza e 9 alla minoranza.

Il Partito Democratico dovrebbe conquistarne 12, con un margine di circa 10 punti percentuali su PDL?

A chi vanno gli altri 9?
Sicuramente al PDL, poi alle altre liste che superino l'8%.
L'unica lista che ha possibilità concrete è la Sinistra Arcobaleno, che se confermasse i risultati del 2006 si attesterebbe al 10%, un risultato che vale 2 senatori, con 7 senatori che invece andrebbero al PDL.

Mettiamo il caso però che ci prendano i sondaggi dando la SA al 2-4% in meno rispetto a 2 anni fa.
In tal caso SA scenderebbe sotto all'8% , conquistando zero seggi.

Il PDL si troverebbe quindi in dote tutti e 9 i seggi delle minoranze.

Quindi il paradosso è che se il PD, va troppo bene a spese della SA, a finire premiato sarebbe Berlusconi.

A questo punto un soccorso rosso potrebbe evitare una debacle della Sinistra conservatrice e mettere in difficoltà la destra.

Chissà che non sia una strategia intelligente.

domenica 24 febbraio 2008

Reggio non si svena per i propri preti.

I dati della diocesi di Reggio Emilia riportano che nel 2006 il 79% dei reggiani ha scelto la Chiesa Cattolica per l'8 per mille. La differenza rispetto al dato nazionale è sensibile, visto che in Italia si è al 90% delle scelte.
I dati andrebbero in realtà bonificati in base alle persone che non effettuano alcuna scelta, che sono molte.
Il dato corretto infatti è il 79% di chi ha fatto la firma per l'8%, non di tutti i contribuenti.

Comunque alla chiesa reggiana arrivano 3,6 milioni di Euro, che vanno solo per il 15% a fini caritativi.

Interessante il dato sulle offerte detraibili fiscalmente per il sostentamento del clero, ovvero i soldi che i cattolici tirano fuori di tasca propria.

I contribuenti sono in tutto 1352 (circa uno ogni cento famiglie), per poco meno di 183000€ (135€ a testa).
L'importo delle offerte è calato in un anno del 4,2%.
Curioso il dato diviso per comune.
Cadelbosco è più generosa di Reggio città, c'è forse un supercontribuente molto generosoin quel comune?
Correggio ha un volume di offerte più che doppio rispetot a Scandiano.
Scandianesi molto laici o taccagni?

giovedì 21 febbraio 2008

Veltroni vs Berlusconi

I dati dell'SWG parlano chiaro, Berlusconi è meno popolare di Veltroni.











Ma l'aspetto più interessante è che mentre l'inizio di campagna elettroale Berlusconi stabile, ma soprattutto una grande crescita di Veltroni.
Sembra la conferma di un inizio di campagna elettorale brillante per l'ex sindaco di Roma.
A indurre all'ottimismo è principalmente il fatto che questo sembra l'effetto di una serie di mosse politiche in sintonia con l'elettorato, piuttosto che l'effetto di annunci mirabolanti.
D'altro canto Berlusconi al momento sembra molto appannato, molto meno brillante di qualche anno fa.
Vedremo l'evolversi degli eventi non dimenticandoci due aspetti non secondari:
Berlusconi ha sempre dimostrato una capacità di reazione incredibile
Bisogna capire se Veltroni sarà capace di trasformare il consenso nei seui

Verso un pareggio al senato?

La grande corsa di Veltroni e la difficile fuga di Berlusconi

Intanto Veltroni ha terminato la partita delle candidature. Quindi da oggi può occuparsi solo della campagna elettorale.
Berlusconi deve anche chiudere la questione siciliana e il nodo del Movimento per le Autonomie.
Chiusura che comunque vada comporta il rischio di sofferenze sul piano elettorale.

Allora proviamo ad aggiornare le nostre simulazionni su uno scenario positivo per il centrosinistra.
La premessa metodlogica è semplice.
Simuliamo una coalizione Pd+IdV al 35,5%. Ipotesi plausibile secondo i sondaggi.
Ipotizziamo invece un risultato di PDL+Lega al 41,6% dei voti (l'1% in più che nel 2006).
A corollario ci sarebbero una sostanziale tenuta dei centristi e un risultato di Storace vicino al 3%.
Sinistra Arcobaleno all'8,5%.
Tutto sommato uno scenari credibile che ipotizza una buona tenuta di Berlusconi ma senza capacità di appeal a destra e al centro.
Il risultato del PD sarebbe buono, ma ancora facilmente plausibile se Veltroni riesce ad attirare gli indecisi.

Ebbene il PD potrebbe recuperare Abruzzo e Sardegna, sarebbe invece su soglie minime di svantaggio in Liguria (-0,9%) e Calabria (-2%).

Il risultato come assegnazione dei seggi sarebbe interessante, perchè in quest'ipotesi il PD+IdV arriverebbe a 133 senatori, a discapito del PDL che scenderebbe a 157, uno in meno della maggioranza assoluta.

A questo punto i margini di rischio diventano molto elevati.
Basterebbero variazioni dell'1% per cambiare i risultati.
In uno scenario del genere oltretutto va detto che un eventuale risultato positivo in Sicilia a spese dell'UDC favorirebbe la coalizione di Veltroni e non quella di Berlusconi.
Se non cambiano le regioni assegnate gli unici margini di recupero per il PDL sarebbero in Abruzzo (con la Sinistra Arcobaleno che rischia di perdere un senatore a favore del PDL), oppure nelle circoscrizioni estere (dove a fronte degll'ipotizzatr pareggio per 3 a 3 potrebbe anche prenderne uno o due in più il PDL).

giovedì 14 febbraio 2008

Previsione Senato

Volete una previsione? Beh, io ve la do lo stesso.

Per me vince il Partito della Libertà con un margine di 15 senatori, escluse le circoscrizioni estere.

Questa è solo una prima previsione abbastanza approssimativa, più avanti vedrò di raffinare i conti.

Coalizione
Senatori
Popolo della Libertà + Lega 161 (+35)
Partito Democratico + Italia dei Valori 115 (+23)
Sinistra Arcobaleno 26 (-20)
UDC
3 (-17)
Altri
4


Alcune note importanti sul metodo di calcolo:
La previsione è un calcolo principalmente matematico basato sulla proiezione dei dati Camera 2006 sui collegi senatoriali.
Quindi PD+IdV al 33,6%, Sinistra Arcobaleno al 10%, PdL+Lega al 40,6% e Udc al 6,8%
Sono state attribuite a al PD Emilia, Toscana Umbria, Marche e Molise.
Tutte le altre regioni (esclusi Val d'Aosta e Trentino Alto Adige) sono state attribuite al PdL
La sinistra Arcobaleno è stata prevista al di sotto della soglia dell'8% (fondamentale per poter avere dei senatori) in Veneto e Sicilia.
L'UDC raggiungerebbe l'8% solo in Sicilia.
Il confronto sulle variazioni nei gruppi parlamentari è fatto in base alla consistenza odierna dei gruppi parlamentari, che è diversa da quanto è uscito nel 2006; il PD ad esempio ha avuto molte uscite come Botrdon, Manzione Dini, la Sinistra Democratica, quindi la variazione positiva del PD è notevole rispetto ai senatori nel 2008, molto meno sensibile rispetto agli eletti del 2006.
La previsione sui risultati elettorali, se confrontata ai sondaggi sembra sottostimare il PdL e sovrastimare la SA.

La considerazione politica è che la scommessa di Veltroni sul Senato sia comunque vincente, visto che rispetto ad oggi comunque il PD guadagnerebbe senatori.
Vincente anche la scelta di Berlusconi, che perde qualche senatore con la rottura con l'UdC, ma riesce ad avere una maggioranza discreta con un partito fondamentale in meno.

L'UDC, soprattutto se oltre a non raggiungere un accordo con Mastella resta separata dalla Rosa Bianca viene quasi annullata.
Attenzione però che una lista unica con anche l'Udeur può cambiare sensibilmente i numeri, in ogni caso non si possono preveder epiù di 6 o 7 senatori eletti.

La Sinistra Arcobaleno avrebbe un crollo verticale, anche perché la previsione sembra ottimisca, visto che assume uno scenario complessivo a 2 cifre, cosa che in pochi credono, inoltre i calcoli , fatti abbastanza in fretta, sono stati un po' ottimistici, è possibile che anche a parità di voti abbiano meno parlamentari.

Se venissero confermati i sondaggi che danno alla Sinistra Arcobaleno una percentuale oscillante tra l'8 e il 9% i dati sarebbero drasticamente peggiori, con posisbilità di scendere anche attorno ai 15 eletti, principalmente a vantaggio del PD.

mercoledì 13 febbraio 2008

Berlusconi e Casini, scommettiamo che?

L'ammetto è un azzardo, ma...
Facciamo una scomessa, per me UdC e Berlusconi non fanno l'accordo, a meno di una capitolazione dell'UdC.

Quesito? Perché Berlusconi si schiera sulla moratoria sull'aborto?
Mossa rischiosa, infatti Berlusconi potrebbe pagare sul fronte laico, infatti si è tenuto sempre alla lontana dai temi sensibili.
Oltretutto qualcuno potrebbe ricordargli che è sposato con una donna che ha abortito a causa di un feto malformato (e tanto di cappello alla signora Veronica per il coraggio nel fare outing)

Allora proviamo a fare 2+2

La Conferenza Episcopale chiede a Berlusconi di mantenere l'UdC come alleato esterno per avere un partito di soli cattolici.
Casualment Berlusconi si scopre subito dopo cattolico integralista.

Non è che ha deciso di mandare un messaggio a Casini e Cesa?
"Se volete andare da soli, il partito dei cattolici diventa il mio, quindi vi secco i voti, quindi o capitolate o state fuori"

Il quesito vero è un altro, che farà Casini? Secondo me cede. Ce li vedete Buttiglione e D'Onofrio farsi un'altra legislatura all'opposizione? Naaah

martedì 12 febbraio 2008

Moratoria che?

Anche Silvio si è espresso a favore della moratoria per l'Aborto.
Una campagna del grande Giuliano Ferrara, il quale fa a gara nel mettere in imbarazzo i cattolici, per quanto lui è integralista.

L'assunto di base è: perché se si fa la moratoria della pena di morte, non fare anche quella dell'aborto?
Ne dibattiamo?
Bene, allora partiamo da una prima considerazione, cosa vuol dire fare una moratoria.
Significa sospendere un'attività.

Facciamo un esempio, ho dei dubbi sulla pena di morte, chiedo con la moratoria di fermarsi un attimo a pensarci... nel frattempo mantengo in vita la persona. Abbastanza semplice direi.

La faccio sull'aborto?
Bene vado da una donna e le dico: "Senti abbiamo dei dubbi, sospendi l'aborto mentre decidiamo se è giusto o meno?"
Logico eh? tranne che : Come si fa a sospendere un aborto? Dico al feto di pazientare qualche anno?

Quindi prima considerazione, la moratoria sull'aborto non è una moratoria ma è un'abolizione.

E' una piccola precisazione, ma giusto per precisare che forse in fondo in fondo, chi fa questa proposta è un gran bugiardo.

Una timida proposta, se siete contro l'aborto proponete un referendum... sarebbe più onesto

Buongiorno

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Per dire la mia in piena libertà.
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