lunedì 20 ottobre 2008

Casalgrande, il Centrodestra ci prova, a farsi del male

Che rischio per la destra
 le ultime evoluzioni politiche di Casalgrande.

Su tutti i giornali appare la notizia del dialogo tra Lega Nord e lista
Città dell'Uomo di Macchioni.

Questa era
già visibile a consiglio del'Unione dei Comuni, in cui avendo avuto occasione di
parlare con Macchioni e Filippini non esisteva possibilità di distinguere i
due.

Macchioni probabilmente punta ad un
ruolo leader nella potenziale lista Civica+Lega Nord+PDL e a fare il pieni di
consiglieri comunali.

Una lista da cui
ha da guadagnare Macchioni, che probabilmente non sarebbe più in grado di
prendere il 15% di del 2004, sia perché molti elettori margheritini che allora
votarono per lui oggi sceglierebbero il PD, sia perché la sua proposta civica ha
poca presa sulle migliaia di nuovi elettori di Casalgrande che non conoscono
neanche la storia della sua lista.

A
rischio invece può essere il PDL, sostanzialmente inesistente in quel comune,
che quindi dovrà lavorare sulle preferenze per eleggere propri rappresentanti,
cosa impegnativa vista la debolezza della propria presenza.

Problema simile per la Lega Nord, che rischia di portare
a casa un solo consigliere contro i due che potrebbe ottenere replicando i dati
delle politiche.

Basta vedere i
risultati del 2004 per vedere cosa può succedere. Mentre la Lega Nord e il Polo
facevano prendere al primo dei propri candidati 12 voti di preferenza la lista
Città dell'uomo piazzava 4 candidati oltre le 50 preferenze.

Ipotizzando quindi che l'opposizione continui a prendere
7 consiglieri, tutto fa pensare che almeno 4 possano essere della Città per
l'uomo, che può contare su un appoggio forte in alcuni ambienti parrocchiali,
anche per gli interessi economici della Mattioli Garavini che difende
attentamente.

3, massimo 4 consiglieri,
spetterebbero a PDL+Lega.

Non un grande
affare, se si tiene conto di quanto valevano queste liste alle politiche.


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