lunedì 28 aprile 2008

Qualche effetto collaterale del voto

Tra gli aspetti non analizzati dell'ultimo turno politico ce n'è uno curioso e positivo.
La notevole diminuzione dei gruppi parlamentari porterà ad una crisi probabilmente significativa delle microliste dello zero virgola.
Non sono poi poche.
Elenchiamone alcune:
* Unione Democratica dei Consumatori
* No Euro
* Partito Comunista dei Lavoratori
* Forza Nuova
* Sinistra Critica

Alle ultime elezioni quasi tutte queste liste si sono presentate sfruttando un legge che permesse di saltare la fase di raccolta delle firme.
Ricordiamo che esistono due modalità per presentare una lista al parlamento. La prima prevede che si raccolgano firme circoscrizione per circoscrizione. La seconda, che un paio di parlamentari appoggino tale lista.


E' chiaro che nel primo caso per presentare una lista bisogna che questa abbia un minimo di radicamento nella società e di organizzazione, anche perché le firme vanno raccolte in ogni circoscrizione.

Lo sfruttamento della seconda opzione consente anche a chi non ha il minimo radicamento di presentarsi.

Ebbene, per le prossime elezioni tutte le liste citate dovranno raccogliere le firme, non avendo alcuna rappresentanza parlamentare.
A queste si aggiungono:
- PDCI
- PRC
- Verdi
- Partito Socialista

Queste ultime non credo avranno eccessivi problemi a raccogliere le firme, nel caso decidessero di presentarsi, anche se significa comunque dover chiudere le liste alcuni giorni prima dell'ultima volta, e dedicare parte del tempo ad un'attività onerosa dal punto di vista organizzativo.

Per le liste minori succitate invece in molti casi ci sarà la quasi impossibilità di potersi presentare in garn parte delle circoscrizioni italiane.

Insomma assistiamo ad una semplificazione di lungo temine, ottima notizia

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