lunedì 18 agosto 2008

Casalgrande: La Lega cambia strategia, cosa può succedere?

La scelta della Lega è chiara, anche a Casalgrande farà un'alleanza organica con il PDL per le amministrative.
Probabile che questa scelta trascini i comuni di Scandiano, Rubiera e Viano.
Si tratta di una scelta lega alla debolezza di Andrea Rossi e quindi all'apertura di possibili scenari di vittoria.
Opinione personale, proprio la Lega può lasciarci le penne, perdendo almeno un consigliere comunale.
Partiamo dalla premessa, per sconfiggere Andrea Rossi la Lega deve imbarcare tutte le opposizioni, compresa la lista civica ex margherita di Macchioni.
Andrea Rossi infatti non è così debole, ha una buona base di partenza, ovvero il 49% di voti per il PD, e il suo consenso non mi sembra affatto così catastrofico come lascia intendere Filippini.
Quindi, dicevamo tutti dentro.
A questo punto il candidato sindaco sarebbe sicuramente non leghista, quindi o PdL o più facilmente Macchioni o la Berselli, sempre che questi siano disponibili ad un'alleanza che gli farebbe perdere molti consensi nell'area ex margherita.
Ma anche così i conti non tornano. Se anche il PD corresse da solo non credo proprio che Italia dei valori e Rifondazione (che sommati un 7-8% minimo li valgono) si alleerebbero con la destra. Personalmente credo che entrambi questi partiti siano probabili alleati di Rossi, soprattutto Rifondazione.
Insomma poche possibilità di vittoria. A questo punto si tratta di condividere i 7 seggi delle minoranze, poca roba per la Lega.
Anche perché il settimo candidato della lisa di Macchioni nel 2004 prese 38 preferenze, il primo della lega 12. Insomma dei leghisti solo Paolo Filippini avrebbe buone possibilità di entrare in consiglio comunale.
Il paradosso sarebbe quindi che una Lega in crescita perderebbe rappresentanza e utilizzerebbe i propri voti per far eleggere consiglieri con una cultura politica di centrosinistra.

Un suicidio politico, in definitiva, che avrebbe per la Lega un solo pregio, potrebbe portare, per gli incroci di alleanze un leghista alla carica di Sindaco di Viano, l'unico comune ralmente contendibile della zona, soprattutto se un bravo sindaco come Lucenti decidesse di non ricandidarsi




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